I beni che perdiamo. Alzare il livello conoscenza per tutelare e valorizzare (12-13 junio

11/6/12 .- news[arroba]lapetlab.it

I BENI CHE PERDIAMO – Alzare il livello conoscenza per tutelare e
valorizzare paesaggio, archeologia, monumenti e centri storici

12-13 Giugno 2012

CNR – P.le Aldo Moro, 7 - Inizio ore: 9.00




Nel corso del seminario, attraverso l'elaborazione numerica e oggettivamente
documentata dei dati rilevati in ampi settori del territorio nazionale si
cercherà di quantificare, sulla base di un campione consistente derivante da
indagini capillari in territori distribuiti nel territorio, che presentano
situazioni assai diversificate, la percentuale dei Beni Culturali tutelati,
conosciuti ma non ancora oggetto di tutela diretta, di quelli esistenti nel
territorio e rilevabili con azioni di ricerca, ma non noti e di conseguenza
non tutelati.



Da più di un secolo, nell’ambito dei lavori della Carta Archeologica
d’Italia e delle attività di ricerca sul territorio sviluppate sia in
ambito
universitario che CNR, è stato approfondito il tema specifico delle azioni
rivolte alla conoscenza e tutela delle evidenze archeologiche,
architettoniche e paesaggistiche.

Il CNR da diversi anni ha dedicato particolare attenzione alle metodologie e
tecnologie per l’incremento e l’organizzazione della conoscenza, anche
attraverso le attività del Laboratorio Sistemi Informativi Territoriali
(SIT)per i Beni Culturali, oggi operativo nella UOS di Roma dell’Istituto
IBAM, commessa di ricerca “Metodi e tecnologie per la conoscenza e la
gestione dei beni archeologici, monumentali, ambientali del territorio”.

Il SIT è stato sviluppato in collaborazione con l'Università del
Salento, ma
opera e viene implementato in sinergia con analoghi sistemi informativi di
altre Università italiane che lavorano su analoghe tematiche (Università di
Siena, Università di Roma “La Sapienza, Università della Tuscia, Seconda
Università di Napoli) ed in particolare con Strutture Centrali e periferiche
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Considerando lo stato di avanzamento scientifico dell’argomento e
soprattutto valutando la necessità di dare equilibrata diffusione alle
problematiche della conoscenza e del rischio, assai serio, del patrimonio
nazionale, si è ravvisata l’opportunità di organizzare un seminario
tecnico
scientifico che metta a fuoco la situazione, rivolto soprattutto alle
strutture di gestione dello Stato e degli Enti locali ed alle Istituzioni di
ricerca. Al contempo si potrebbe forse perseguire l’intento non più
procrastinabile di innalzare l’attenzione della politica sullo stato
situazione del patrimonio nazionale questo tema troppo spesso formalmente
enfatizzato ma sostanzialmente sottovalutato. Nel corso del seminario,
attraverso l’elaborazione numerica e oggettivamente documentata dei dati
rilevati in ampi settori del territorio nazionale si cercherà di
quantificare, sulla base di un campione consistente derivante da indagini
capillari in territori distribuiti nel territorio, che presentano situazioni
assai diversificate, la percentuale dei Beni Culturali tutelati, conosciuti
ma non ancora oggetto di tutela diretta, di quelli esistenti nel territorio
e rilevabili con azioni di ricerca, ma non noti e di conseguenza non
tutelati.

Si porrà inoltre attenzione all’analisi ed alla evidenziazione, anche
coraggiosa, dei rischi gravi del patrimonio, delle diverse tipologie dei
danni, con relativa quantificazione delle perdite parziali o totali, allo
scopo di individuare le cause ed al contempo individuare e proporre
soluzioni sia già in atto, che in programmazione; per questo settore un
sostanziale contributo è dovuto alle azioni di monitoraggio aereo e
terrestre di aree archeologiche a rischio condotto da quasi 15 anni dal
Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale in collaborazione con il
laboratorio SIT del CNR.

L’intento prioritario delle attività indicate, e pertanto del seminario, è
quello di apportare un contributo sempre costruttivo, sottolineando
innanzitutto l’esigenza primaria di una azione sinergica che incrementi
sostanzialmente la conoscenza, e, parallelamente, la necessità di una sempre
più efficace interazione tra le Strutture di ricerca e gli Organismi dello
Stato preposti alla tutela e valorizzazione: conoscere per tutelare,
conoscere per valorizzare e mettere a frutto i Beni, che sono elemento
primario della crescita culturale, ma anche pesante sottostimato generatore
di lavoro qualificato e potente motore di sviluppo economico.



Riferimenti:

CNR - Ufficio Sistemi Informativi Territoriali per i Beni Culturali

Prof. Marcello GUAITOLI 06-4993.7425

D.ssa Patrizia TARTARA 06-4993.7425

Sig.ra Manuela SOLIGNANI 06-4993.7425

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